Vi sono molti ex-prigionieri di guerra che ricordano con profonda gratitudine l’aiuto ricevuto dagli Italiani al momento della loro fuga, dopo che gli Alleati ebbero firmato l’armistizio, con l’Italia, nel 1943. La punizione inferta per aver aiutato i prigionieri di guerra a fuggire consisteva nell’ imprigionamento, nella tortura e nella morte; eppure, migliaia di semplici ed onesti Italiani accettarono con molto coraggio tale rischio. Oggi a Modena, nell’ Italia del Nord, è stata costruita una Città dei Ragazzi per alloggiare 1200 ragazzi ed una delle case che la compongono à stata dedicata alla memoria di Don Elio Monari, un giovane prete che fu giustiziato per aver aiutato i prigionieri britannici a scappare. È giunto, ora, il momento di ripagare, seppure in piccola misura, il sacrificio fatto da Don Monari e da molti altri che, come lui, perorarono la causa della libertà a scapito della loro vita. È appena stato lanciato un appello in Gran Bretagna e nel Commonwealth con il sostegno del Field Marshall Lord Alexander, che fu alla testa dell’esercito alleato in Italia; si spera che quei prigionieri britannici che riuscirono a fuggire e che furono aiutati dagli Italiani, come pure i loro parenti ed amici sottoscrivano allo scopo di reperire le 7000 sterline necessarie a costruire la casa dedicata a Don Monari. Qualsiasi donazione da parte dei lettori, da spedirsi al comitato redazionale di “Everybody’s”, Fleet Street, 114 Londra sarà molto gradita dal Comitato d’ appello alla sottoscrizione.
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